Giovedì 21 marzo ’19, al Burbaca a Matera
Presentare Guido Catalano e il suo libro di ultima pubblicazione, Tu che non sei romantica è stata per me un’esperienza importante, ma non quanto leggere il suo romanzo. Una storia appassionante nelle sue mille pieghe. E non è un caso se ho scelto l’organetto di Gianfranco Rongo per allietare la serata. Più volte ho ripensato alla magia di un mantice che soffia, come nell’organetto osserviamo il dilatarsi delle pieghe strette, uguali, che danno vita alla musica: grazia, carezza, bellezza senza tempo. Sulla quarta di copertina di Tu che non sei romantica leggo “Chi salverà il mondo se non ci amiamo?”
Il cuore delle che storie s’intrecciano come ciocche di capelli ad altre storie diverse ma uguali nel bisogno non celato di amore. Un amore che si esplicita in un forte desiderio universale: essere accolti e accettati per come si è.
Qui la fragilità e l’errore sono sensibile poesia, come nel caso dell’Uomo Torcia che sosta sui cartoni davanti alla libreria. Oppure nella salvifica necessità per Giacomo Canicossa, di vedere e condividere la sua casa con un bambino immaginario che rende viva e piena di senso la sua esistenza e sofferenza. Giacomo è stato lasciato da Anna, o forse si sono lasciati. È stato lasciato da Agata, o forse lei è volata lontano.
Le donne che ruotano intorno alla storia di Giacomo hanno una personalità ben definita. Sanno ciò che vogliono. Sanno fare da sole. E non è difficile riconoscere nella realtà di tutti i giorni le stesse donne che proseguono dopo dossi, curve a gomito, interruzioni e ostacoli, la loro strada da sole. Lasciandosi alle spalle gli amori finiti, le illusioni e le disillusioni. Sono pronte a ricominciare. Guardano lontano, neanche il deserto di sale le impressiona. Sono romantiche e misteriose, sensuali e divertenti. Hanno i capelli mai stanchi nella forma e nel colore. A differenza di Giacomo che, con la chierica, immaturo per scelta e vocazione, lascia intravedere insieme al palese bisogno di cercare una donna e un grande amore senza fine, la vacua ambizione di condurre un giorno il festival di Sanremo. Contraddizioni a confronto: profilo del più creativo tra gli uomini. Il poeta Giacomo scrive storie romantiche e aborre ogni forma di violenza, discriminazione, sopraffazione che possa limitare la libertà di un essere umano. A parte i gatti, le fate turchine e la passione per la frutta, la birra, le belle e misteriose ascoltatrici, l’impepata di cozze e le avvincenti serie televisive, Giacomo Canicossa, alter ego di Guido Catalano, è sicuramente un poeta. Uno scrittore dunque che non ha ancora imparato a dipingere sul deserto di sabbia. Presto imparerà.
Consiglio la lettura di Tu che non sei romantica a tutti, specialmente a chi è convinto di non essere romantico/a.
Diverte, fa pensare e baciare e, mentre stai pensando e baciando seriamente, ti viene da ridere.
Ringrazio di cuore Guido Catalano per avermi offerto un sorso di Negroni prima di incominciare. Ringrazio Claudia e Antonio della libreria Mondadori perché senza il loro invito non avrei potuto raccontare questa storia. Ringrazio anche i miei amici lettori matti di Leggère Controvento, e Gianfranco con il suo romantico organetto. E per ultimo, ma senz’altro primo, ringrazio il “piccolo chimico” che sogna di fare il… (eh, no! non ve lo posso dire).
(Rosanna Marazia)