Abito tra le piante in una casa astigiana. Il mio punto di vista preferito come ben vedete odora di terra umida. Perché per vedere il meglio del mondo, ci vuole naso. Non è così?
Mi chiamo Florianette.
Sono nata tra la terra umida nascosta da un grande sasso. Una luce accecante mi ha svelato poco a poco un mondo nuovo. Avevo gli occhi abituati al buio e all’odore pungente del muschio. Poi l’aria mi ha asciugato il corpo e il sole l’ha riscaldato. Rotolando mi sono spinta sull’erba verde di un prato spruzzato di margherite bianche. C’erano anche papaveri rossi, calendule giallo arancio e borragine violazzurra… Ubriaca di colori mi sono addormentata.
Non so quanto ho dormito, sono stata svegliata da una eccentrica farfalla che mi solleticava il naso con le ali sottili e trasparenti. Poi è volata via, ma avevo già una spirale verde smeraldo di zucchero filato in mezzo agli occhi. Da quel giorno ogni volta che sorge il sole sono una specie di insetto nuovo. Non sarà facile riconoscermi ma basterà un debole cenno del tuo pensiero e come per magia ti volerò accanto. Parlami, canta, raccontami e voliamo insieme.
Prende vita così un personaggio unico e bizzarro, dotato di un linguaggio dirompente che scaturisce dal movimento della mano.
Kalzinett ride, piange, sospira, sogna, canta, borbotta, urla, medita, racconta e ascolta…
E forse la cosa che gli riesce meglio è scrutare i cuori.
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