Cinque amici nella foresta pluviale

L’idea di far vivere un’avventura ai cinque amici della foresta pluviale è nata per gioco

Poco prima che la pandemia da Covid-19 ci costringesse a restare a casa tanti giorni, insieme alla mia amica Manuela della cartoleria La Luna, abbiamo organizzato alcuni laboratori creativi di lettura coni bambini del quartiere. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da tutti, anche da Aicha Bará, due sorelline di dieci e nove anni. Con loro è nata una bella amicizia, una simpatia reciproca. Mostravano interesse, curiosità, attenzione sia per la lettura che per le attività creative di laboratorio. Ci si divertiva insieme.

Poi non siamo più riuscite a vederci a causa della pandemia.
I giorni e le settimane correvano lente e veloci, finché un giorno le ho cercate al telefono. Con il permesso gioioso dei genitori abbiamo
cominciato a scriverci e più tardi, con la videochiamata è stato possibile trascorrere insieme momenti molto creativi e piacevoli. Ci siamo raccontate emozioni, abbiamo letto, disegnato, inventato…

Un giorno nasce l’idea di creare una storia. Abbiamo scelto di ambientarla nella foresta pluviale del Congo.
Una storia di amicizia, coraggio, solidarietà e forza. Una favola colorata
e avventurosa.

Una persona speciale ha reso possibile quanto vi stiamo per raccontare, si chiama Naila, la mamma di Aicha e Bará.
Discreta, delicata e disponibile ha accolto felice l’invito di tradurre
la favola in arabo. 

KikkoRaschiDoudoDelfi Vibrissa sono adesso i nostri veri amici e forse ci aspettano nella foresta pluviale del Congo.

E ancora un grazie a Aicha e Bará per aver inventato, disegnato
e raccontato in piena pandemia le avventure di cinque amici molto 
fortunati soprattutto perché potevano assembrarsi senza mascherine, disinfettante e guanti, nella bellissima foresta pluviale del Congo.

Rosanna Marazia


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